Annapaola Ferri

E’ necessario innanzitutto che uno dei conviventi presso la residenza del debitore presenti agli uffici anagrafici istanza per cancellazione del debitore dai registri anagrafici della popolazione residente, riconducibile ad irreperibilità (in pratica non è rientrato a casa, non l’abbiamo più visto e non sappiamo dove sia: sappiamo che sta bene perché ci ha contattato via cellulare, ma non ha voluto dirci dove si è trasferito).

Successivamente il debitore, cancellato dai registri anagrafici comunali, chiede l’inserimento del proprio nominativo fra i senza fissa dimora (di solito, verrà registrato come residente fittizio in una strada ed un numero civico riservati allo scopo).

Il problema sta nel fatto che la cancellazione è subordinata ad accertamenti della polizia municipale. Inoltre il creditore potrebbe concludere, con presunzione o prove circostanziate, che il domicilio del proprio debitore è ancora ancorato presso la vecchia residenza anagrafica ed il pignoramento può essere attivato sia presso la residenza anagrafica che quella civilistica (cosiddetto domicilio) del proprio debitore.


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