Tullio Solinas

Per legge, la trattenuta dovrebbe essere variabile e pari al 20% della retribuzione mensile al netto degli oneri fiscali e contributivi, nonché degli eventuali assegni familiari (che sono impignorabili).

Tuttavia, talvolta (specie quando il datore di lavoro non dispone di strutture di staff adeguate) per evitare problematiche (al terzo pignorato, al creditore procedente e al debitore sottoposto ad azione esecutiva) nel gestire e controllare l’applicazione nel tempo del piano di ammortamento del debito residuo e l’applicazione degli interessi legali (in pratica si tratterebbe di applicare un piano di ammortamento del rimborso con rate variabili a tasso legale variabile) il giudice assegna al creditore una trattenuta fissa pari al 20% della busta paga base netta (dunque depurata, per quanto possibile delle voci stipendiali variabili) che il debitore percepisce al momento dell’assegnazione.


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