Gennaro Andele

In effetti, secondo diverse associazioni dei consumatori, l’obbligo dei pagamenti elettronici e il limite sui contati rischiano di generare rincari a danno dei consumatori: altrimenti si rischia che i maggiori costi a carico di esercenti e imprese siano scaricati sui consumatori finali.

Le commissioni interbancarie per i micropagamenti con carta di credito e bancomat inferiori ai 30 euro dovrebbero essere azzerate del tutto.

Ciò, poiché, i limiti all’utilizzo dei contanti e l’obbligo di Pos con relative sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con carta e bancomat introdurranno costi evidenti a carico di artigiani, imprese ed esercenti, che rischiano di essere interamente scaricati sui consumatori, attraverso un incremento di prezzi e tariffe.

La lotta all’evasione è importante, ma non è possibile istituire nuovi obblighi senza prevedere agevolazioni per chi, da tali misure, subirà ripercussioni economiche negative.

Per questo diverse associazioni dei consumatori, tra cui il Codacons, hanno chiesto al Governo di azzerare le commissioni interbancarie sui pagamenti con carta e che gravano sugli esercenti, commissioni attualmente pari allo 0,1% per le transazioni al di sotto dei 5 euro e allo 0,2% per quelle tra i 5 e i 25 euro, senza contare i costi di installazione e gestione dei Pos.

In tal senso è positiva l’apertura del primo istituto di credito, Intesa Sanpaolo, che si è detto pronto a tagliare le commissioni sui pagamenti.


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