Simone di Saintjust

Si definiscono lavori usuranti i lavori svolti all’interno di gallerie, cave e miniere e in ambiti sotterranei; i lavori in cassoni ad aria compressa e quelli svolti in spazi particolarmente ristretti (ad esempio nell’ambito delle costruzioni navali o all’interno di pozzetti e intercapedini); i lavori di conduzione di mezzi pesanti con almeno 9 posti destinati al servizio di trasporto pubblico; i lavori in catena di produzione nell’ambito di processi produttivi in serie, caratterizzati dalla ripetizione costante del ciclo lavorativo; lavori svolti dai palombari;le mansioni che comportano l’esposizione ad alte temperature e quelle relative alla lavorazione del vetro cavo; le mansioni di asportazione dell’amianto, quando siano svolte con carattere di continuità e prevalenza.

Per chi ha svolto lavori usuranti non opera lo scatto relativo all’innalzamento dell’aspettativa di vita per la pensione di vecchiaia, che matura aancora a 66 anni e 7 mesi. Ma c’è di più: i lavoratori che hanno svolto lavori usuranti possono ottenere il diritto alla pensione anticipata accumulando, tra età e contributi, una quota pari a 97,6. Tale quota deve essere raggiunta con un’età di almeno 61 anni e 7 mesi e con un’anzianità contributiva almeno pari a 35 anni e a condizione che il lavoro usurante sia stato svolto per un periodo pari ad almeno la metà della vita lavorativa dell’interessato.

Ancora, se il lavoratore ha svolto lavoro usurante ed ha versato almeno un anno di contributi entro il diciannovesimo anno di età, può fruire della pensione anticipata riservata ai lavoratori precoci, con il solo requisito di 41 anni di contributi.


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