L’iscrizione ipotecaria è una misura cautelare finalizzata a garantire il creditore in caso di inadempimento del debitore e viene trascritta per un importo pari al doppio di quanto dovuto al momento di registrazione del vincolo nei pubblici registri immobiliari. In pratica, non certamente può tener conto degli accantonamenti effettuati dal terzo pignorato prima dell’assegnazione da parte del giudice al creditore procedente, nè tanto meno delle quote del rateo successivamente trattenute.
E’ chiaro, altresì, che il pignoramento della pensione dovrebbe garantire il rimborso attraverso le ritenute operate dal terzo pignorato INPS: tuttavia, non può mai escludersi che una premorienza del pensionato debitore lasci un debito residuo che, in assenza di ipoteca sull’immobile di proprietà del debitore, potrebbe essere escusso esclusivamente con azioni esecutive promosse nei confronti degli eredi. Una complicazione che può essere evitata con la tutela rappresentata dall’ipoteca giudiziale.
Per questi motivi, l’ipoteca giudiziale iscritta sull’immobile di proprietà del debitore, nonostante sia in corso il pignoramento della pensione del debitore, è pienamente legittima.
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