Le bollette non pagate da mia sorella sono quelle dopo la divisione dal notaio che arrivano sempre a nome di mio padre per la casa che è di mia sorella. Inoltre sull’atto notarile è stato scritto che si prendeva carico delle bollette utenze di quella casa senza chiedere nulla a me (questo per cautelarmi ) . Prima della divisione ho sempre pagato io le bollette intestate a mio padre anche se ancora nn era stata fatta divisione , lei non ha mai contribuito . Ma ora la casa è solo sua.
Dopo lo scioglimento della comunione ereditaria negoziale (dal notaio) con la divisione dei beni lasciati dal defunto fra i coeredi, ciascuno di questi ultimi è tenuto a pagare le bollette dell’appartamento a lui assegnato, indipendentemente dalla circostanza che le fatture inerenti la fornitura di luce, gas e acqua siano ancora intestate al de cuius. Ciò che conta è la data in cui è stata sciolta la comunione ereditaria e la data di iscrizione del trasferimento di proprietà nei pubblici registri immobiliari. La mancata voltura del contratto di fornitura afferente l’appartamento assegnato a uno dei coeredi e l’omesso pagamento delle relative bollette, non implica l’obbligo di contribuzione degli altri coeredi: il debito che va accumulandosi, infatti, non è più un debito del de cuius, ma un debito esclusivo del coerede che è divenuto proprietario dell’immobile dopo la divisione ereditaria.
Infatti, la comunione ereditaria si costituisce quando più chiamati accettano l’eredità. Ciascun coerede è titolare di una quota ideale dell’intero asse ereditario. Mediante la divisione ereditaria i beni facenti parte della comunione vengono frazionati in base alle rispettive quote di ciascuno e gli eredi divengono proprietari esclusivi dei beni loro assegnati.
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