Patrizio Oliva

Molti consumatori, dopo il fallimento di Mercatone Uno, si sono chiesti cosa sarebbe successo dopo aver acquistato merce che, molto probabilmente, a causa dell’inaspettata catastrofe finanziaria, non sarà mai consegnata.

L’ultima novità è che il procuratore aggiunto di Milano Riccardo Targetti e il pm Roberto Fontana hanno aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di bancarotta fraudolenta (al momento senza indagati) sul fallimento, dichiarato nei giorni scorsi dal Tribunale fallimentare di Milano, di Shernon Holding, la società che gestiva appunto 55 punti vendita di Mercatone Uno.

E’ un fatto molto importante perché in caso di rinvio a giudizio, per i risarcimenti dei clienti si apre la strada della costituzione di parte civile.

In ogni caso ai consumatori coinvolti conviene comunque richiedere di inserirsi al passivo; per quanto riguarda questa procedura, il termine è fissato al 20 settembre 2019, mentre il 22 ottobre 2019 ci sarà l’esame dello stato passivo da parte del Giudice.

Tuttavia è bene chiarire che purtroppo si tratta di una strada abbastanza difficile (i crediti dei consumatori vengono considerati per ultimi nella procedura); non è escluso però che la nuova proprietà che dovesse subentrare decida, per scelta commerciale, di rimborsare i precedenti acquirenti, pur non essendo obbligata a farlo.

Un’altra speranza proviene dalla politica con la richiesta di istituire un fondo di ristoro per i consumatori danneggiati: anche per questa strada si è in attesa di risposte.

Comunque, se l’acquisto è stato fatto online tramite carta di credito, ricordate che esiste la possibilità di attivare una procedura di charge-back, cioè di rimborso a cura dell’operatore della carta di credito.

In questo caso conviene rivolgersi alla banca emittente della carta utilizzata, per richiedere informazioni in merito alla possibilità di attivare il charge-back contestando il pagamento e chiedendo il rimborso direttamente al circuito di appartenenza della carta di credito.

Miglior fortuna dovrebbero avere, però, tutti quei consumatori che hanno acquistato i mobili di Mercatone Uno stipulando un contratto di finanziamento con una banca o finanziaria: in questi casi, infatti, il Testo Unico Bancario (dlgs 385/93) offre specifiche tutele a chi acquista a rate, nel caso di mancata consegna per grave inadempimento da parte del fornitore.

La legge prevede che il consumatore abbia diritto alla risoluzione del contratto di credito, con obbligo, per la società finanziaria di rimborsare al consumatore le rate già pagate e il consumatore non dovrà pagare ulteriori rate.

Per attivare questa tutela, è necessario mettere in mora il venditore e diffidare con una raccomandata la finanziaria al rimborso.


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