Il suo nucleo familiare (ai fini ISEE) è formato da lei, sua moglie, mamma e fratello conviventi: questo vale per l’accesso a qualsiasi prestazione sociale regolata da ISEE.
L’assegno per il nucleo familiare ANF, invece, spetta ai lavoratori dipendenti i cui nuclei familiari siano composti da più persone e i cui redditi siano al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge di anno in anno.
Per individuare la soglia di reddito nella fattispecie, si consulti questo documento e, in particolare, la tabella 21 A relativa ad un nucleo familiare senza figli nel quale non esistono componenti inabili.
I redditi da tenere in considerazione sono quelli del nucleo familiare ANF, composto, nella fattispecie, dal richiedente l’assegno avente diritto (il lavoratore dipendente) e il coniuge non legalmente ed effettivamente separato (quindi sono esclusi i redditi eventualmente percepiti da mamma e fratello).
Discorso ancora diverso è quello per le detrazioni dei familiari fiscalmente a carico (detrazioni per carichi di famiglia). Si ricorda che sono considerati familiari fiscalmente a carico nel 2019 i membri della famiglia che nel 2018 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Possono essere considerati a carico fiscale, nella fattispecie, il coniuge, la madre convivente e il fratello convivente con il lavoratore dipendente (se rispettano i requisiti di reddito appena indicati). Le detrazioni possono essere erogate in busta paga, se spettanti, dal datore di lavoro su domanda del dipendente, oppure recuperate per intero in sede di dichiarazione dei redditi.
Le detrazioni per carichi di famiglia variano in base al reddito del lavoratore dipendente, quindi chi presta l’assistenza fiscale (o il datore di lavoro) dovrà calcolarne l’ammontare effettivamente spettante.
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