Simone di Saintjust

La divisione fra fratello e sorella può essere effettuata lasciando al fratello i terreni e alla sorella la casa dei defunti genitori se, e solo se, i beni hanno uguale valore: altrimenti Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) potrebbe agire con azione surrogatoria, ex articolo 557 del codice civile, per chiedere al giudice, sostituendosi a suo fratello, una più equa ripartizione dei beni assegnati ai legittimari tramite testamento.

L’azione surrogatoria consentita dall’articolo 557 del codice civile, infatti, non è altro che lo strumento che la legge appresta al creditore per evitare gli effetti che possano derivare alle sue ragioni dall’inerzia del debitore stesso che ometta di esercitare le opportune azioni dirette ad alimentare il suo patrimonio con, nella fattispecie, l’azione di riduzione delle disposizioni testamentarie e delle donazioni effettuate in vita dal de cuius, compromettendo, così, la possibilità di soddisfacimento dei propri creditori tramite escussione coattiva.

Va anche aggiunto che in questo modo non si risolve il problema, dal momento che Agenzia delle Entrate Riscossione potrebbe espropriare i terreni ereditati dal fratello debitore.

La soluzione più semplice, nel caso esposto, è quella di liquidare i beni prima della successione, oppure lasciare la sola casa a fratello e sorella, comproprietari al 50%, facendovi acquisire la residenza al fratello debitore.

Altra soluzione, più articolata e complessa, consiste nel lasciare tutti i beni alla sorella e il solo diritto di abitazione dell’immobile al fratello, vanificando, secondo giurisprudenza recente, qualsiasi tentativo di Agenzia delle Entrate Riscossione di avviare azione surrogatoria ex articolo 557 del codice civile. Si legga, in proposito, qui. Tuttavia, scegliendo questa opzione, per evitare errori, è necessario che i testatori si affidino ad un notaio.


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