Giuseppe Pennuto

Gli automobilisti italiani più indisciplinati e poco rispettosi delle regole del Codice della strada, d’pra in avanti dovranno prestare ancora più attenzione per riuscire a tenersi stretta la propria patente di guida.

Infatti, Secondo una recente sentenza del TAR del Piemonte infatti, potrebbe bastare aver provocato un solo incidente, causato da un sorpasso azzardato, per essere sottoposti ad un procedimento di revisione della patente, cosa che obbligherebbe il guidatore a sostenere nuovi esami.

La seconda sezione del TAR di Torino, con il pronunciamento numero 667/19 dello scorso 5 giugno 2019, ha infatti spiegato che: in linea di principio, una sola infrazione alle norme del Codice della Strada non può costituire, di per sé e indipendentemente da ogni valutazione circa l’idoneità e la capacità di guida del conducente, il presupposto del provvedimento inteso a prescrivere la revisione della patente.

In questo caso il pronunciamento si riferiva all’episodio che ha visto come protagonista un’automobilista che nel sorpassare un altro veicolo ad una velocità molto elevata su una strada a doppio senso aveva causato un incidente con un TIR che procedeva nel senso opposto.

La revisione della patente per il protagonista della vicenda che dovrà nuovamente sostenere l’esame per riottenere la licenza di guida si è resa quindi necessari perché: non può in concreto escludersi che la natura e le circostanze dell’infrazione siano di per sé inequivocabilmente idonee ad attestare la sussistenza dei presupposti indicati dall’art. 128 del Codice della strada (Consiglio di Stato sez. VI 1 settembre 2009 n. 5116; sez. IV 3/10/2018 n. 5682).

Nel caso in cui chi è già in possesso della patente di guida fosse costretto a ripetere l’esame avrebbe una possibilità su due di passarlo.

A Dirlo è una ricerca della MAK, azienda specializzata nei cerchi in lega e nei sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici per l’aftermarket, che ha analizzato un campione di quasi 6.500 partecipanti patentati, con il risultato che appena il 52,5% sarebbe promosso senza riserve agli esami di guida. Dai risultati emersi dopo aver esaminato il campione di patentati,

il più grande ostacolo al conseguimento della patente sarebbero i cartelli stradali, infatti appena il 50,5% è riuscito a dare le giuste risposte in merito, ma la domanda più difficile risulta quella relativa allo spazio d’arresto di un veicolo che ha ottenuto appena il 27,3% di risposte esatte.


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