Come già riferito ho cessione quinto, delega, pignoramento gravanti su stipendio. Il datore di lavoro mi erogherà tfr, stipendi mancanti al pensionamento (fra due anni e mezzo sarò in pensione con quota cento) una somma variabile chiamata incentivo, ed i contributi per continuare appunto i versamenti per due anni e mezzo. riguardo appunto i contributi per la pensione potrebbero anch’essi venir requisiti? Potrebbe accadere che le finanziarie si muovano con tempistica tale da permettermi di far sparire le somme dal cc/ nel frattempo?
Sicuramente potrà far sparire l’intero importo che venisse accreditato via bonifico dal suo datore di lavoro, anche trasferendolo alle isole Cayman: il problema è che il datore di lavoro dovrà soddisfare il creditore cessionario fino alla concorrenza dell’intero residuo debito per cessione del quinto, utilizzando il TFR (per legge), ed i creditori ancora insoddisfatti dai pignoramenti in corso, consegnando loro (sempre per legge) il 20% di tutte le somme che egli (il datore di lavoro) deve al lavoratore esodato debitore al momento della conclusione del rapporto. Insomma, la purga viene somministrata alla fonte, e non dopo che i soldi sono transitati sulla carta N26 detenuta del dipendente esodato debitore.
Peraltro, che l’incentivo all’esodo sia destinato presumibilmente al pagamento di futuri contributi per ottenere la pensione è un mero accordo fra due soggetti privati ed il denaro è, per sua natura, un bene fungibile, nel senso che nessuno potrebbe vietarle di spenderlo in donne (o gigolò), gioco e champagne …
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