Roberto Petrella

La prima cosa da fare è chiedere a Cerved recupero crediti, con raccomandata AR in piego cartaceo, un estratto conto cronologico, ovvero copia della documentazione contabile che attesti l’entità degli interessi legali e di mora applicati nel tempo, lo storno delle rate versate nei 4 mesi in cui sulla sua busta paga è stato prelevato il quinto in seguito a pignoramento, le spese di riscossione stragiudiziale sostenute e la somma risultante a debito.

La richiesta del debitore, effettuata con raccomandata AR, di disporre, dell’estratto conto cronologico – prima di adempiere, eventualmente, alla pretesa – alla scopo di avere contezza dei tassi di interesse applicati e delle eventuali spese che gravano sul debito, è di fondamentale importanza.

Se tale richiesta rimanesse inevasa, si tratterebbe di un indizio circa il fatto che il creditore cessionario non dispone dell’estratto conto cronologico o non ritiene di esibirlo, a causa ad esempio, della eventuale applicazione di tassi di interesse che superano la soglia di usura fissata per legge.

L’omessa trasmissione al debitore che formalmente richiede l’estratto conto cronologico vuol dire, in pratica, che il creditore non potrà adire un giudice per ottenere il decreto ingiuntivo, indipendentemente dalla circostanza che il debitore sia, o meno, patrimonialmente o redditualmente aggredibile, e/o può costituite un valido motivo di efficace opposizione al decreto ingiuntivo stesso.


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