Stefano Iambrenghi

Secondo il codice civile (articolo 476) l’accettazione è tacita quando il chiamato all’eredità compie un atto che presuppone necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede.

Rappresentano esempi di accettazione tacita dell’eredità il pagamento da parte del chiamato dei debiti ereditari con denaro dell’eredità; il compimento di atti di disposizione di beni ereditari; la presentazione della domanda giudiziale di divisione ereditaria e le volture catastali dei beni appartenenti al de cuius; la donazione, la vendita o la cessione, che il chiamato all’eredità fa dei suoi diritti di successione; la rinunzia ai diritti di successione, qualora sia fatta verso corrispettivo o a favore di alcuni soltanto dei chiamati; la riscossione dei canoni di locazione di un bene ereditario; la richiesta di voltura di una concessione edilizia già richiesta dal de cuius.

L’onere di dimostrare che un determinato atto implica accettazione tacita dell’eredità, spetta a chi lo afferma.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.