Giuseppe Pennuto

Per la Regione Marche sono stati sospesi, tra il 24 agosto 2016 ed il 31 dicembre 2018 i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di accertamento esecutivo e delle somme dovute all’INPS, nonché le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione e i termini di prescrizione e decadenza relativi all’attività degli enti creditori, ivi compresi quelli degli enti locali.

La legge 145/2018 del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, ha inoltre previsto, all’articolo 1 comma 994, che i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di accertamento esecutivo e delle somme accertate e a qualunque titolo dovute all’INPS (articoli 29 e 30 del decreto-legge n. 78/2010), nonché per le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione, e dei termini di prescrizione e decadenza relativi all’attività degli enti creditori, compresi quelli degli enti locali, riprendono a decorrere dal 1° gennaio 2020 (anziché dal 1° gennaio 2019).

Ora, la tassa automobilistica (bollo auto) ha prescrizione triennale e il termine decorre dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata. Quindi ad esempio, i termini per richiedere il bollo auto per il 2014, decorrono dal 1 gennaio 2015, e fino al 31 dicembre 2018. Dopo questo periodo, la pretesa tributaria si è estinta e non potrà più essere richiesta (articolo 5, commi 39 e 40, decreto legge 953/1982).

Ma, come abbiamo rilevato, per la Regione Marche c’è stata la sospensione dei termini di prescrizione.


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