L’accertamento circa la legittimità della pretesa di riscuotere il credito ceduto pro soluto o pro solvendo (in questo ultimo caso il mandatario SOREC riscuote su autorizzazione del mandante IUSTITIA FUTURA, ricavando una provvigione per il servizio reso) si acquisisce con copia della lettera di cessione o di mandato. Se vogliamo, tale documento dovrebbe essere autenticato: di solito, però, ci si accontenta di una copia semplice dando per scontato che non si tratti di un documento artefatto con Photoshop aut similia.
Una garanzia sull’autenticità del mandato si può ricavare dal fatto che comunque i pagamenti devono essere effettuati in favore del mandante (Iustitia Futura). Certo, per ricostruire la filiera completa lei avrebbe bisogno di copia della lettera di cessione dal creditore originario che le erogò il prestito a IUSTITIA FUTURA (da chiedere alla finanziaria che le erogò il prestito o alla cessionaria IUSTITIA FUTURA, non certo a SOREC).
Comunque sia tale documentazione può essere inviata al debitore in qualsiasi modo, non è necessaria una raccomandata AR. La cancellazione dall CRIF è automatica e scatta tre anni dopo la regolarizzazione della posizione (se il creditore segnalante aggiorna i dati) o dopo cinque anni dalla prima segnalazione (se tale scadenza cade prima del triennio successivo alla regolarizzazione). Qualora ciò non accada, il debitore deve richiedere personalmente la cancellazione alla CRIF esibendo la quietanza liberatoria (e le comunicazioni di cessione del credito o di mandato a riscuotere).
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