Giovanni Napoletano

Sta per finire l’era delle bollette stratosferiche richieste per chiamare un amico o un famigliare che vive o si trova in un altro Paese Ue, e che ha un numero di telefono non italiano: infatti, scatterà da mercoledì 15 Maggio 2019 il taglio deciso dall’Unione Europea ai costi delle chiamate internazionali.

Con l’entrata in vigore delle nuove norme Ue vi sarà l’obbligo, per tutti gli operatori telefonici, di un tetto massimo dei prezzi per chiamate e messaggi internazionali sia su rete fissa che mobile.

Grazie alla nuove disposizioni, infatti, dal 15 maggio sarà obbligatorio un plafond al prezzo che gli operatori possono fare pagare per effettuare telefonate da un numero fisso o mobile di un Paese Ue a un altro numero fisso o mobile di un altro dei 28, più Islanda, Norvegia e Liechtenstein.

I costi non potranno quindi più superare i 19 centesimi al minuto per le chiamate e i 6 centesimi per gli sms, Iva esclusa.

La misura segue l’abolizione, sempre decisa dall’Ue e avvenuta due anni fa, dei costi di roaming: da metà giugno 2017 ormai fare chiamate, inviare sms e navigare su internet col proprio cellulare quando ci si trova all’estero in Europa costa come a casa, con la stessa tariffa e senza costi supplementari.

Non solo.

Per tutti quelli che nel proprio Paese di residenza hanno un abbonamento a servizi online di musica, tv, video o ebook, da metà aprile dell’anno scorso, sempre grazie a nuove misure di Bruxelles, è diventato possibile accedervi gratuitamente anche quando ci si trova temporaneamente all’estero nell’Ue.


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