Giorgio Martini

Non credo proprio che la banca le concederà mai un ulteriore prestito per consentirle l’adempimento dell’obbligazione prestata in merito alla quale è stato chiamato a rispondere, men che meno tale da poterle garantire l’acquisto di un’auto.

Se la sottoscrizione della fideiussione è riferita al debito complessivo accumulato, non per quote, ma in maniera solidale (uno dei debitori solidali può essere costretto dal creditore a pagare l’intero debito, liberando gli altri, come dispone l’articolo 1292 del codice civile) e se lei è stato prescelto dal creditore per l’escussione del dovuto, potrà invocare l’articolo 1299 del codice civile per procedere in regresso (in rivalsa) nei confronti degli altri due condebitori inadempienti.

Infatti, il debitore in solido che ha pagato l’intero debito può ripetere dai condebitori soltanto la parte di ciascuno di essi. Se uno dei due fideiussori è nullatenente e quindi non assoggettabile ad una proficua azione esecutiva giudiziale, la perdita si ripartirà per contributo tra gli altri condebitori, compreso quello che ha effettuato il pagamento.

Per pagare il debito con la banca ed ottenere un nuovo prestito, dovrà necessariamente trovare un soggetto patrimonialmente capace che le faccia da garante, oppure offrire in garanzia un suo immobile. Non vedo altre soluzioni, considerando che lei verrà sicuramente censito (se non è già presente) in qualche centrale rischi.


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