Chiara Nicolai

La soluzione al problema posto è l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario: l’effetto dell’accettazione dell’eredita con beneficio d’inventario consiste nel tenere distinto il patrimonio del defunto da quello dell’erede.

L’erede conserva verso l’eredità tutti i diritti e tutti gli obblighi che aveva verso il defunto, tranne quelli estinti per effetto della morte (sanzioni amministrative, ad esempio). Inoltre, l’erede accettante con beneficio d’inventario non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari oltre il valore dei beni a lui pervenuti, se provvede a formare l’inventario dei beni lasciati dal defunto nei termini previsti dalla legge.

Il chiamato alla eredità che intende accettare con beneficio di inventario, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione. Se entro questo termine lo ha cominciato ma non è stato in grado di completarlo, può ottenere dal tribunale del luogo in cui si è aperta la successione una proroga che, salvo gravi circostanze, non deve eccedere i tre mesi.


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