Andrea Ricciardi

Al momento, l’Albania non rientra fra gli Stati o territori con i quali sono in vigore accordi per lo scambio di informazioni e per l’assistenza al recupero crediti di tipo esattoriale con l’Agenzia delle Entrate italiana.

Detto questo, è evidente che l’eventuale azione esecutiva, promossa da Agenzia delle Entrate Riscossione in terra delle aquile, dipende dall’entità del credito vantato e potrebbe essere avviata solo secondo le regole di procedura albanesi.

E, ovviamente, concordo con quanto le è stato riferito dal suo avvocato, meno che su un aspetto: è chiaro che, in Italia (per le procedure esecutive azionabili in Italia) le notifiche che verranno d’ora in poi effettuate all’indirizzo registrato in AIRE saranno considerate correttamente notificate per compiuta giacenza (probabilmente presso il consolato italiano a Tirana) indipendentemente dal fatto che il portiere o chiunque altro abbia apposto la firma per ricevuta.

Ora mi chiedo e vi chiedo: ma Agenzia delle Entrate, che per quasi 5 anni ha suonato il campanello a mio papà, come ha fatto a trovarmi in Albania? Ha consultato i registri Aire del mio vecchio Comune italiano di residenza? E’ possibile?

Piuttosto, invece, bisognerebbe chiedersi come, a partire dal momento in cui è stato completato l’iter dell’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE), Agenzia delle Entrate (Riscossione o meno) abbia continuato ad effettuare notifiche (peraltro nulle) al vecchio indirizzo di residenza del debitore e non a quello in Albania. Occorrono non più di cinque minuti per ottenere dall’ufficio anagrafico dell’ultimo Comune italiano di residenza, la nuova residenza all’estero di un qualsiasi cittadino, debitore o meno. Peraltro, se lei (come sicuramente starà pensando) non avesse effettuato l’iscrizione all’AIRE, tutti gli atti lasciati nelle mani di suo padre sarebbero risultati regolarmente notificati.


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