Carla Benvenuto

Certamente Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) potrà ipotecare e/o espropriare al coniuge debitore l’immobile ereditato della proprietaria deceduta.

Allo scioglimento della comunione la proprietà dell’immobile verrà ripartita per un terzo ciascuno a coniuge debitore del de cuius, al figlio e alla figlia: se il debito complessivo è non superiore ai 120 mila euro l’espropriazione non potrà avere luogo.

Anche per debiti superiori, o pari, a 120 mila euro, l’espropriazione potrà essere scongiurata se il comproprietario debitore non possiede altri immobili e se acquisisce residenza nella casa ereditata.

Per evitare anche la possibile iscrizione di ipoteca, che può essere disposta da ADER, se il debito supera 20 mila euro, sulla quota di proprietà del coerede debitore, la soluzione classica prevede la rinuncia all’eredità da parte del coerede debitore a favore dei propri figli.

Tuttavia, bisogna essere consapevoli che il creditore potrà comunque impugnare la rinuncia, ex articolo 554, del codice civile, entro cinque anni dalla dichiarazione presentata dal chiamato, rinunciante all’eredità,


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