In merito alla connessione internet tramite la fibra ottica, negli ultimi tempi, si è creata parecchia confusione, date le problematiche, sempre uguali, che lamentano i consumatori: parliamo di velocità della linea bassa, modem non adatti, abitazioni non sufficientemente vicine alla centrali.
In realtà, infatti, dei 17 milioni di utenti che hanno una linea internet a casa solamente il 4,5% del totale ha una connessione con vera fibra.
A complicare ulteriormente la situazione c’è la pubblicità che molte compagnie telefoniche hanno messo in atto vendendoci per fibra una connessione che nella realtà è tutt’altro che veloce.
Gli operatori telefonici sembra abbiano giocato molto sulla confusione che esiste nel riuscire a capire quanto potente e che tipo di connessione possiamo avere all’interno del nostro appartamento.
Comunque, dapprima, è bene chiarire che l’Agcom ha stabilito che si può vendere un contratto con la fibra soltanto se la connessione arriva fino a dentro l’abitazione del cliente.
A volte, infatti, la presunta fibra arriva solo alla cabina stradale o al distributore del quartiere.
Tutto ciò non è sufficiente per poterla considerare vera fibra, infatti basta che il collegamento dalla cabina all’abitazione avvenga attraverso il normale doppino di rame e si finisce per abbassare moltissimo la velocità di trasmissione effettiva, impedendoci di navigare alla velocità pattuita con il gestore.
Per riuscire a capire se la nostra, è realmente la fibra per cui paghiamo ogni mese la bolletta è utile verificare la velocità effettiva con cui navighiamo con delle app che si possono scaricare comodamente suoi nostri dispositivi.
Ma soprattutto è molto importante verificare la velocità di navigazione con il così detto “Misura internet”, presente sul sito dell’Agcom, con il quale si ottiene un certificato che ha valore legale e può essere usato per reclamare contro il mancato rispetto delle condizioni stabilite nel contratto.
Nel momento in cui si ha la prova che la velocità di connessione è minore rispetto a quanto previsto dal contratto, si può presentare un reclamo scritto nel quale descrivere il problema allegando il risultato del test eseguito.
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