Patrizio Oliva

Spesso mia madre apre la corrispondenza: lei non deve sapere la mia situazione debitoria. È violazione della privacy penso: cosa posso fare nei confronti di chi invia la corrispondenza? Ricorrere al garante della privacy? Se sì, con quante possibilità di aver ragione?

Non posso avvalermi del servizio posta seguimi, vale lo stesso discorso per fermo posta o casella postale?

Il suo quesito è sorprendente: è sua madre che potrebbe essere citata in giudizio per violazione della privacy e non chi le invia una comunicazione scritta via posta.

Ogni qualvolta il consegnatario deve apporre una firma per attestare l’avvenuto ricevimento della missiva, i servizi seguimi, fermo posta e casella postale non risultano fruibili. L’atto diviene non consegnabile e la notifica si perfeziona per compiuta giacenza presso l’ufficio postale o quello preposto alla gestione del cosiddetto albo pretorio presso il Comune di residenza del destinatario.

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