Annapaola Ferri

Ricordiamo che l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è dato dal rapporto tra l’ISE (Indicatore della Situazione Economica), e il parametro della scala di equivalenza corrispondente alla specifica composizione del nucleo familiare: nel caso di due coniugi senza figli, il valore della scala di equivalenza è pari a 1,57.

L’ISE è la somma dell’indicatore della situazione reddituale, e del venti per cento dell’indicatore della situazione patrimoniale: se indichiamo con ISR l’indicatore della Situazione Reddituale, con ISP l’indicatore della Situazione Patrimoniale avremo ISE = ISR + 20% ISP e, nella fattispecie, ISEE = ISE/1,57.

Dunque, all’ISE del nucleo familiare concorre l’ISR e il 20% dell’ISP. Nella fattispecie, sull’ISR, del nucleo familiare di cui lei fa parte, influisce, oltre al suo, anche il reddito di sua moglie, sia quello derivante dal rapporto di lavoro part time che dall’attività di lavoro autonomo. Al 20% dell’ISP (Indicatore della Situazione Patrimoniale) contribuisce il 33% del valore IMU della quota di proprietà della casa ereditata da sua moglie: si presume che il valore IMU dell’altra casa di proprietà (al 100%) di sua moglie non entri in gioco perché adibita ad abitazione principale del nucleo familiare.

Se, infine aggiungiamo che nel caso di un nucleo familiare formato da una coppia di coniugi, il parametro della scala di equivalenza è pari ad 1.57, si capisce come l’ISEE che vien fuori è all’incirca uguale ai 2/3 dell’ISE.

Conti alla mano, sembra che il suo nucleo familiare non versi in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, tale da poter fruire della definizione agevolata a saldo stralcio di cartelle esattoriali ed avvisi di accertamento esecutivi affidati ad Agenzia delle Entrate Riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.


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