In caso di morte succede che l’obbligo di rimborsare i debiti del defunto verso Banca IFIS passa in capo agli eredi che non rinunciano: la moglie divorziata non rientra nell’asse ereditario e dunque il coniuge superstite e i figli (tutti) saranno chiamati a rimborsare il creditore del defunto, qualora non intendessero rinunciare all’eredità.
La scelta fra riscossione coattiva del debitore inadempiente o cessione del credito, i tempi di tolleranza e di passaggio all’azione esecutiva nonché l’entità dello stralcio (eventuale) rispetto al debito originale, dipendono dalle politiche aziendali del creditore (banca, finanziaria, società di recupero): certo è che se il debitore svolge attività di lavoro dipendente o è un pensionato, l’azione più semplice per recuperare il credito è il pignoramento del terzo (datore di lavoro o INPS).
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