Giorgio Martini

Per porre termine alle continue minacce e molestie perpetrate dagli addetti della società di recupero crediti in cerca di provvigioni, l’unica cosa da fare è presentare denuncia, o querela, all’Autorità Giudiziaria tramite il più vicino commissariato di polizia o stazione dei carabinieri.

Per risolvere il problema alla radice una soluzione potrebbe sostanziarsi nel proporre un piano del consumatore, come consente la legge 3/2012 sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento: lei potrebbe evitare, in tal modo, le angosce derivanti dal martellamento telefonico continuo del creditore e nello stesso tempo prospettare al giudice (in caso di omologazione del piano del consumatore il creditore è obbligato ad accettare le condizioni di rimborso ivi previste) un piano di rientro con una rata mensile compatibile con la sua situazione reddituale e patrimoniale attuale.

Questo link consente di accedere al registro gestito dal Ministero della Giustizia dove è possibile reperire l’elenco degli organismi abilitati alla composizione della crisi da sovraindebitamento, nonché tutti i dati di contatto, per ricevere adeguata assistenza nella presentazione di un piano del consumatore presso il Tribunale territorialmente competente.

Potrà cercare l’OCC (Organismo di Composizione della Crisi) più vicino al luogo in cui vive e lavora, semplicemente effettuando una ricerca su Google (o altri motori) con chiave OCC in aggiunta alla provincia o alla regione prescelta.


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