Patrizio Oliva

Niente da fare, almeno per il momento, per gli automobilisti romani che avevano sperato in un po’ di giustizia dopo aver speso centinaia di euro da gommisti e meccanici a causa dell’incivile stato delle strade della Capitale: iL Tribunale di Roma rispedisce al mittente la class action contro le buche.

La causa collettiva, depositata dall’associazione dei consumatori Codacons, a seguito di una serie di episodi che hanno coinvolto i cittadini (incidenti stradali e danni subito ai mezzi a causa dell’asfalto dissestato), è stata dichiarata inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice ordinario.

Come riportato nelle motivazioni fornite dalla II sezione civile del Tribunale di Roma la lesione del diritto alla libera circolazione stradale in condizioni di sicurezza, ipotizzata nella class action, non sarebbe comprovata da alcuna circostanza fattuale che, connotata nel tempo e nello spazio, concretizzi tale lesione del proprio personale esercizio di siffatto diritto.

In parole povere, non è chiaro in che modo il diritto dei denuncianti alla circolazione sicura in strada, sia stato leso.

Un verdetto prevedibile, a quanto sostiene il Codacons, poiché in primo grado la quasi totalità delle class action presentate in Italia è stata dichiarata inammissibile dai giudici.

Dunque, persa solo una battaglia, secondo la nota associazione dei consumatori, che ricorrerà in Appello.


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