Patrizio Oliva

Negli ultimi anni, con la crescita dell’utilizzo dei cellulari e dalla sindrome da internet, si vedono sempre più pedoni investiti: ciò, non a causa di automobilisti distratti, ma, piuttosto, per colpa dalla distrazione che vede chi è a piedi, addirittura, attraversare con gli occhi fissi sullo smartphone.

Si tratta di una strage quotidiana.

L’allarme è mondiale e i governi corrono ai ripari inaugurando una nuova battaglia.

Infatti, l’uso del cellulare è stato vietato, oltre che agli automobilisti, anche ai pedoni intenti ad attraversare la strada.

Uno degli ultimi Stati a decidere una sanzione per chi fissa il display del proprio smartphone o tablet sono le Hawaii.

A Honolulu vengono multati, da un minimo di 15 a un massimo di 99 dollari, gli zombie del telefonino.

Uno studio aveva già rivelato come negli Usa dal 2000 al 2011 erano stati undicimila i morti e i feriti a causa della distrazione di chi cammina al cellulare.

E ancora non si era verificato il boom di smartphone, social e app.

Se in Olanda, nella cittadina di Bodegraven, la sperimentazione contro questo tipo di incidente aveva indotto all’introduzione di particolari semafori che proiettano a terra la luce verde, arancione o rossa, dall’altra parte dell’Oceano si è deciso di colpire al portafoglio.

Anche nel New Jersey è stata approvata la legge per ridurre il fenomeno del text walking: per chi viene colto sul fatto è prevista una multa di 50 dollari e, in caso di recidiva, scatta l’arresto fino a 15 giorni.

Nel 2017 in Lituania 68 pedoni sono morti perché investiti da auto o moto, 11 mentre attraversavano la strada.

Il terzo numero più alto tra i Paesi dell’Unione Europea, dove un quinto degli schianti è dovuto alla distrazione dei pedoni.

Per questo il governo ha proibito di camminare sulle strisce pedonali mentre si scrive o parla allo smartphone.

I pedoni non devono usare dispostivi mobili prima di immettersi su una nuova strada oppure attraversarla, ha detto il ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni lituano.

La multa può andare da 20 a 40 euro.

La prima infrazione avrà uno sconto del 50%.

Negli Usa la punizione per gli smartphone zombies è realtà nei pressi di Los Angeles, a Montclair.

Un nuovo regolamento prevede una multa per chi percorre la strada guardando il cellulare, parlando al telefono o ascoltando la musica con entrambe le cuffiette nelle orecchie.

I giovani ammettono di essere distratti dallo smartphone.

Questo ricorderà loro che a essere in gioco sono le loro vite.

E il conto è salato: 100 dollari di ammenda.

In Taiwan oltre 14 milioni di utenti utilizzano Internet in movimento e sono tantissimi gli incidenti mortali per la disattenzione dei pedoni: anche sull’isola asiatica si può essere sanzionati se si attraversa la strada guardando lo schermo dello smartphone.

In Germania per evitare i sempre più frequenti incidenti causati dai pedoni che attraversano incuranti delle macchine e dei tram che sfrecciano, sono stati installati sui marciapiedi delle illuminazioni a led rosse e verdi ben visibili a quanti camminano con il volto rivolto verso la strada, ma chino sui propri dispositivi.

Il provvedimento riguarda la città di Augusta in Baviera, ed è stato promosso dopo la morte di una quindicenne falciata da un tram che non aveva visto, perché distratta dal cellulare e dalle cuffie.

Anche in Belgio sono state introdotte, nelle zone pedonali, le text walking lane, corsie dedicate solo a chi cammina usando un dispositivo mobile.

Per risolvere il problema, nel 2014 anche la città cinese di Chongqing decise di creare corsie apposite per i pedoni che volevano camminare e, allo stesso tempo, scrivere messaggi o controllare la posta.

E in Italia, quando si adotterà qualche provvedimento simile?

Speriamo presto, molto presto.


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