Giovanni Napoletano

Anche noi, spesso, rispondiamo a domande poste, in realtà, solo per curiosità, tanto è gratis: ce ne accorgiamo perchè assistiamo, non di rado, a quesiti riproposti, pari pari, dopo qualche settimana o giorni, segno evidente che la risposta, magari, costataci tempo è fatica, nemmeno è stata letta.

Tuttavia, nel momento in cui per tirar fuori un preventivo serio ed affidabile bisogna esaminare nei dettagli un dossier, proposto peraltro via e-mail, comprendiamo benissimo (come nel caso) che prenda il sopravvento la tentazione di soprassedere e rispondere con un testo dal contenuto preconfezionato

Altra cosa è presentarsi di persona dopo aver fissato un appuntamento: inoltre, non è che ogni tribunale abbia un proprio OCCS (Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento) al quale necessariamente rivolgersi.

Gli OCCS sono distribuiti sul territorio nazionale ed il debitore può scegliere quello da cui farsi assistere nella procedura prevista dalla legge 3/2012, in relazione alla vicinanza al proprio luogo di lavoro o di residenza o anche alla professionalità percepita durante il colloquio.

Poi certo, se non si vuol perdere tempo, nemmeno è giusto recriminare quando anche gli interlocutori ritengano di non dover sperperare il proprio rispondendo ad una richiesta di preventivo inoltrata via e-mail.


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