Annapaola Ferri

A partire da gennaio 2018, l’importo massimo dell’assegno sociale ammonta a 453 euro, erogato in tredici ratei esenti da tassazione IRPEF: la pensione, dunque, potrà essere pignorata solo per l’importo eccedente 679,5 euro, dal momento che il minimo vitale è pari all’importo massimo dell’assegno sociale aumentato della metà.

Nel suo caso la quota prelevata della pensione dovrebbe essere pari a 164 euro.

Se è proprio sicuro che la pensione da lei percepita (al netto delle imposte dovute e al lordo di eventuali cessioni del quinto) sia di 1.500 euro (e non di 1.550 euro), può presentare ricorso al giudice delle esecuzioni del tribunale territorialmente competente. Ma avrà bisogno di un avvocato.


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