Non può chiudere subito le posizioni in sospeso, ma dovrà attendere gli avvisi di accertamento per omesso versamento IMU, così come indicatole dai funzionari dei due uffici comunali preposti: la (inutile) procedura di ravvedimento operoso seguita fin qui potrebbe, paradossalmente, complicarle la vita. Infatti, dopo la notifica degli avvisi di accertamento, sarà costretto a farsi una altro giro per gli uffici comunali allo scopo di ottenere, mediante esibizione degli F24, lo sgravio delle somme anticipate (le anticipazioni effettuate andranno a collocarsi nelle caselle giuste solo dopo pazienza kafkiana e notevole perdita di tempo).
Comprendo perfettamente il desiderio di tagliare i ponti con la burocrazia e saldare i conti tributari in sospeso, ma procedendo con il ravvedimento operoso non risolve: la buona notizia è che gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio per IMU devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento avrebbero dovuto essere effettuati.
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