Probabilmente c’è un equivoco di fondo: partendo dallo stato di famiglia ed identificato il nucleo familiare, chi sottoscrive (il dichiarante) la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), finalizzata alla determinazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), si assume l’onere di rispondere penalmente per eventuali indicazioni mendaci riportate nella DSU.
Per il resto, il reddito e/o il patrimonio del nucleo familiare non può mutare in dipendenza del soggetto che sottoscrive la DSU, perchè il patrimonio del nucleo familiare resta sempre quello formato dall’unione dei patrimoni dei singoli componenti il nucleo familiare. Così per quanto riguarda il reddito del nucleo familiare.
In sostanza, se Tizio e Sempronia fanno parte del medesimo nucleo familiare, se Sempronia è proprietaria della casa in cui vive anche Tizio, e se Sempronia ha concesso a Tizio il comodato d’uso dell’appartamento, quando si compila la DSU bisogna rispondere se la casa in cui abita il nucleo familiare è in comodato o in proprietà; la domanda è rivolta al nucleo familiare, nel senso che si chiede se la proprietà della casa in cui abita il nucleo familiare sia, o meno, di proprietà di un membro del nucleo familiare o se, non essendo di proprietà di un componente del nucleo familiare, sia stata concessa (da terzi estranei al nucleo familiare) in comodato d’uso ad un componente del nucleo familiare.
Messa in altra forma, più tecnica, risultano rilevanti e prioritari nella DSU i titoli che giustificano l’occupazione dell’immobile di residenza del nucleo familiare opponibili ai terzi non appartenenti al nucleo familiare, e non quelli stipulati fra i componenti del nucleo familiare, che hanno valenza esclusivamente interna.
In soldoni, nella DSU lei deve dichiarare che la casa in cui risiede il suo nucleo familiare è di proprietà! Tanto premesso, alle ulteriori domande poste nel topic, potrà rispondersi da solo.
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