Carla Benvenuto

Naturalmente, prima di fare qualsiasi passo, la banca dovrà notificare al garante ed al debitore principale (sua figlia) la cosiddetta Decadenza dal Beneficio del termine (DBT) chiedendo di corrispondere, in un’unica soluzione il capitale residuo del mutuo.

In caso di inadempimento, se nel contratto di garanzia è previsto il beneficio di escussione (obbligo di tentare l’escussione del debitore principale prima di sottoporre ad azione esecutiva il garante), verosimilmente la banca procederà ad espropriazione dell’immobile, garantito da ipoteca, di proprietà del debitore principale.

Altrimenti, potrà espropriare la casa di proprietà del garante, se più facilmente commerciabile o in grado di assicurare un ricavato maggiore dalla vendita all’asta, riducendo o cancellando l’ipoteca sull’immobile del debitore principale.

Insomma, uno dei due immobili dovrà essere necessariamente sacrificato.


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