Ornella De Bellis

La prevalente giurisprudenza di legittimità (da ultimo Cassazione 12192/2007) prevede che, in tema di divisione di beni ereditari, i crediti del defunto non si dividono automaticamente ma vengono ripartiti tra i coeredi con la divisione di tutta la massa ereditaria: e, poiché il mantenimento della comunione ereditaria dei crediti sino alla divisione soddisfa l’esigenza di conservare l’integrità della massa e di evitare qualsiasi iniziativa individuale idonea a compromettere l’esito della divisione stessa, è vietato al singolo coerede di compiere atti individuali dispositivi dei crediti vantati dal defunto ed è necessario che qualsiasi atto, che ai crediti si riferisca, sia posto in essere congiuntamente da tutti i coeredi.

Gli eredi, pertanto, potrebbero dar seguito alla sentenza passata in giudicato nel 2013, con un pignoramento della pensione presso l’INPS. La pensione complessiva di 4.150 euro, che lei riceve al lordo degli oneri fiscali da versare in Portogallo, potrà essere pignorata del 20% della parte che eccede il minimo vitale (almeno per il periodo in cui fruirà della tassazione nulla in Portogallo).

Attualmente, il minimo vitale, pari alla misura massima dell’assegno sociale aumentato della metà, risulta aggirarsi intorno ai 680 euro, a cui conseguirebbe un prelievo mensile, per pignoramento presso l’INPS, di circa 694 euro.

Perchè gli eredi non la cercano? Probabilmente si tratta di gente facoltosa che non ha interesse ad agire esecutivamente nei suoi confronti per esigere un credito che ripartito fra gli eredi (una marea di nipoti) si ridurrebbe a poche decine di euro al mese per ciascuno. Secondo me, sotto questo aspetto, può dirsi fortunata.

Il suggerimento è quello di attendere gli eventi e non precorrere i tempi: in pratica, segua il vecchio adagio di non svegliare il can che dorme.


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