Patrizio Oliva

Dopo varie battaglie dei cittadini della Capitale, supportati da numerose associazioni dei consumatori, gli automobilisti romani hanno vinto la prima battaglia contro il Comune sulla, ormai infinita, disputa delle buche: è stato riconosciuto, infatti, il primo risarcimento dei danni per vetture danneggiate a causa delle crepe.

Un automobilista, infatti, è stato risarcito per i danni subiti dalle buche di Roma.

Ben 760 euro di indennizzo, 641 per l’auto e 119 per le spese legali, tutti a carico del Campidoglio.

Ma quello che sorprende è che il Comune, nella memoria difensiva depositata contro la class action intentata dall’associazione, sostiene che, essendo ormai le buche una caratteristica cittadina sono i romani che hanno l’obbligo” di fare di tutto per evitarle.

Insomma: le buche stradali?

Un dato di fatto e non un evento straordinario, per cui sono automobilisti e motociclisti ad avere l’obbligo» di adottare precauzioni per evitare danni a sé e agli altri.

È quanto afferma il Comune di Roma, che ripercorre, in sostanza, l’esilarante soluzione al problema già proposta, da tempo, dal comico Antonio Albanese nei panni di Cetto Laqualunque.

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Stavolta, tuttavia, Roma Capitale ha perso il dibattimento in tribunale.

A dover essere ripagato per i danni subiti è un automobilista che il 5 marzo dell’anno scorso stava viaggiando nella periferia sud della capitale.

Quel giorno pioveva a dirotto e il conducente non ha visto la buca che gli si è presentata di fronte, anche a causa della totale assenza di qualsiasi tipo di segnaletica stradale che indicasse la sua presenza.

Risultato: gomma anteriore sinistra bucata e cerchione danneggiato.

Con l’auto in panne, l’uomo è stato costretto a chiamare un carro attrezzi.

Lasciata la macchina in officina, l’automobilista si è però rivolto al Codacons che ha presentato la richiesta d’indennizzo al Comune e alle Assicurazioni di Roma.

E il 12 gennaio 2019 è arrivata la decisione: la compagnia assicurativa ha riconosciuto un indennizzo di 760 euro.


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