Non funziona come lei ritiene di sapere: per consegnare a qualcuno i soldi depositati sul conto corrente del defunto bisogna effettuare la dichiarazione di successione e registrarla all’Agenzia delle Entrate, anche se i beni da ereditare non comprendono immobili, se il valore dei beni non superano i 100 mila euro e se il chiamato all’eredità è una figlia. Solo in questo modo la banca può, infatti, conoscere gli eredi che hanno diritto a prelevare i soldi del conto corrente intestato al defunto. In pratica, occorre il certificato di eseguita dichiarazione (con il pagamento almeno dei diritti di registrazione e dei bolli), rilasciata dall’Agenzia delle Entrate territorialmente competente, all’interno della quale si possa evincere in modo chiaro il dettaglio dei beni e dei valori dichiarati (tra cui deve, naturalmente, esser presente anche il conto bancario) e chi sono gli eredi legittimati a prelevare la giacenze disponibili sul conto corrente del defunto.
E’ vero che alcune banche si limitano a chiedere un atto di notorietà o una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà: ma siffatta prassi non può, naturalmente, assurgere al rango di legge.
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