Eleonora Figliolia

Come noto, guidare qualsiasi vettura e circolare sprovvisti di copertura assicurativa rc auto non è consentito dal codice dalla strada e dalla legge: inoltre ciò potrebbe rappresentare un pericolo per gli altri e per se stessi.

In caso di sinistro con danni a persone e/o cose, infatti, spetterebbe all’automobilista, di tasca sua, pagare tutte le spese di indennizzo.

Comunque, arrivano novità, nell’ambito della questione, con il provvedimento di conversione in legge del decreto fiscale: al Senato è stata proposta una modifica al Codice della Strada all’art. 193, l’emendamento 23.0.1 presentato dalla Lega con il nuovo art. 23-bis, titolato “Disposizioni urgenti in materia di circolazione.

In pratica le sanzioni di base rimangono invariate (da 841 a 3.287 euro) ma chi viene beccato al volante di una vettura senza copertura RcAuto si vedrà decurtati 5 punti dalla patente (10 per i neopatentai).

E nel caso di recidiva, in un periodo di due anni, si prevede il raddoppio delle sanzioni amministrative (da 1.682 euro a 6.574 euro), la sanzione amministrativa della sospensione della patente da uno a due mesi, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente per ogni violazione.

Non solo: in caso di recidiva, se si effettua il pagamento in misura ridotta e se poi viene corrisposto il premio assicurativo per almeno sei mesi, il veicolo con cui è stata commessa la violazione non viene immediatamente restituito ma sottoposto a fermo amministrativo per 45 giorni, che decorreranno dal giorno del pagamento della sanzione.

Altra novità relativa ai recidivi, è quella che la restituzione del veicolo è subordinata al pagamento delle spese di prelievo, trasporto e custodia sostenute per il sequestro del veicolo e per il successivo fermo e solo se il conducente coincide con il proprietario del veicolo.

Questo per contrastare il fenomeno di chi preferisce abbandonare i veicoli, con la successiva confisca da parte dello Stato.


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