I diritti per i quali la legge prevede una prescrizione più breve di dieci anni, quando riguardo ad essi è intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato, si prescrivono con il decorso di dieci anni. Questo è quanto disposto dall’articolo 2953 del codice civile.
Pertanto, se le cartelle esattoriali cadute in successione non furono impugnate dal de cuius e il ricorso rigettato, i relativi crediti per i quali sia prevista una prescrizione più breve di quella ordinaria, non sono oggetto di conversione del termine di prescrizione breve eventualmente previsto in quello ordinario decennale per il solo fatto di essere stati trasmessi all’erede.
Si tratta di un principio di diritto consolidato nella giurisprudenza di legittimità e ribadito dai giudici della Corte di cassazione con l’ordinanza 20425/2017.
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