Marzia Ciunfrini

Di conseguenza l’atto dopo 5 anni è valido? Cioè se l’azione non viene fatta entro 5 anni, l’atto è valido? Esempio testamento ci si accorge dopo 6 anni e la persona all’epoca era incapace naturale. A questo punto vale oppure no?

Nel contesto appena chiarito, l’incapacità del testatore di intendere e volere al momento della redazione del testamento è causa di annullabilità dell’intero testamento ed è proponibile entro i 5 anni da quando le disposizioni ivi contenute furono effettivamente eseguite. Nei casi d’incapacità il testamento può essere impugnato da chiunque vi abbia interesse, ad esempio gli eredi legittimi.

L’articolo 591 del codice civile, infatti, dispone che sono incapaci di testare coloro che, sebbene non interdetti, si provi essere stati, per qualsiasi causa, anche transitoria, incapaci di intendere e di volere nel momento in cui fecero testamento e che l’azione di annullabilità del testamento si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie.

Per giurisprudenza consolidata il termine prescrizionale quinquennale va interpretato nel senso che esso decorre non già dall’accettazione dell’eredità da parte del beneficiario, ma da quando l’erede beneficiato entra nel possesso dei beni ereditari.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.