Patrizio Oliva

La storia infinita prosegue ormai da mesi, partendo dall’istruttoria avviata dall’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) culminata con la disposizione a Ryanair di sospendere la nuova policy sul pagamento extra del bagaglio a mano: il vettore, però, ha ignorato il provvedimento, intensificando lo scontro, ormai a livelli altissimi.

Così, L’Agcm, preso atto che Ryanair e Wizzair hanno sostanzialmente ignorato il provvedimento cautelare emesso il 31 ottobre 2018, che intimava la sospensione della nuova policy bagagli, ha deliberato l’avvio di due procedimenti di inottemperanza per le compagnie aeree Ryanair e Wizz Air.

Ciò, poiché, dalle rilevazioni effettuate sui siti delle due compagnie, dalle relazioni da esse depositate e dalle segnalazioni pervenute da parte dei consumatori, è emerso che Ryanair e Wizz Air non hanno ottemperato all’ordine cautelare nella tempistica stabilita nei provvedimenti cautelari.

Ricapitolando, Ryanair aveva risposto all’Antitrust il 6 novembre contestando il provvedimento che, secondo il vettore era carente di determinazione e chiarezza circa il proprio ambito di applicabilità, sia per quanto riguarda le tratte e i voli interessati che per quanto riguarda i consumatori astrattamente beneficiari del medesimo.

Inoltre, esso conterrebbe prescrizioni attinenti all’allocazione degli spazi e all’organizzazione dei bagagli che riguardano invece la sicurezza del volo e rientrano nella discrezionalità dei vettori aerei.

Dunque, Ryanair ha sostenuto l’assoluta impossibilità di attuare il provvedimento in ragione della
tempistica imposta dall’Autorità ritendendo che una sua eventuale attuazione comporterebbe ritardi e disservizi a tutti i voli e a tutti i consumatori dei servizi Ryanair.

Nella risposta di Wizz Air, invece, inviata anch’essa il 6 novembre, il vettore ha comunicato di aver provveduto unicamente a sospendere, in relazione all’intera rete di voli (non potendo operare distinzioni per provenienza o nazionalità) – e fino alla giornata di lunedì 5 novembre compresa – l’applicazione di supplementi a tutti quei passeggeri presentatisi al gate con bagagli di dimensioni superiori a quelle previste dalla nuova policy specificando altresì che ha dovuto estendere la portata della sospensione al di fuori del mercato italiano applicandola per tutti i voli e tutti gli aeroporti.

In ogni caso anche Wizz air non ha sospeso le attività di vendita perché ritiene di dover ricevere chiarimenti circa la concreta implementazione e portata dell’ordine cautelare.

Inoltre, la compagnia ungherese ha evidenziato che la tempistica imposta dall’Autorità, con provvedimento notificato il 31 ottobre per una pratica che avrebbe dovuto realizzarsi dal successivo 1° novembre, ha privato Wizz Air di ogni possibilità di essere adempiente.

Le due compagnie ora rischiano una multa da 5 a 10 milioni di euro e, se dovessero proseguire nella pratica contestata, rischierebbero anche la sospensione dell’attività di impresa per 30 giorni.

Le big del low cost adesso hanno 30 giorni di tempo per rispondere ai rilievi dell’Autorità, mentre il procedimento si concluderà entro 120 giorni.

Nel frattempo Ryanair e Wizz Air continueranno con la loro policy bagagli.


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