Andrea Ricciardi

Recentemente, la legge 5/18, aveva deliberato restrizioni severe per contrastare il fenomeno del telemarketing selvaggio o aggressivo: negli ultimi mesi, però, erano mancati i decreti attuativi e le disposizioni delle agenzie di controllo.

Finalmente, ora, con una disposizione dell’Agcom, viene data piena attuazione alla legge 5 dell’11 gennaio 2018, entrata in vigore il 4 febbraio.

La legge, infatti, all’articolo 2, prescrive che i call center debbano provvedere ad adeguare tutte le numerazioni telefoniche utilizzate per i servizi di call center, anche delocalizzati, facendo richiesta di assegnazione delle relative numerazioni entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni“, ossia la delibera n. 156/18/CIR pubblicata, nel silenzio generale, il 25 ottobre sul sito dell’Authority, ma poi consente un’alternativa: “oppure presentano l’identità della linea a cui possono essere contattati.

Ora, il garante per le comunicazioni ha stabilito che tutte le aziende pronte a chiamare per fini commerciali dovranno usare il prefisso 0844 proprio per facilitare gli utenti all’identificazione della chiamata.

Una novità assoluta che finalmente potrebbe facilitare il riconoscimento delle chiamate commerciali che sempre più spesso interrompono le giornate degli utenti.

Dunque, il prefisso da usare per le chiamate commerciali dovrà essere lo 0844 mentre per tutti coloro che chiameranno utenze privati per fini statistici dovranno usare invece lo 0843.

Uno strumento dunque aggiuntivo per tutti gli utenti che d’ora in poi potranno capire con anticipo prima di rispondere.

A questa nuova delibera vi è però un limite che riguarda le aziende che promuoveranno offerte di linea fissa telefonica o anche le Pay TV.

In questo caso, infatti, se si affideranno ad un call center non saranno obbligate ad usare il nuovo prefisso.

Di fatto però dovranno assicurare che i numeri dai quali chiamano non siano completamente “oscurati” o anonimi anzi dovranno essere ricontattabili in qualunque momento.

Interessante anche la modifica al costo delle chiamate ai servizi di supporto.

In questo caso infatti la delibera stabilisce come la tassazione della chiamata ha inizio solo dal momento della risposta dell’operatore del centro servizi oppure dall’inizio della fornitura del contenuto tramite risponditore automatico o della specifica prestazione.

Questo significa che il consumatore andrà effettivamente a pagare solo il tempo della chiamata in cui ha realmente avuto supporto.

Tali novità dovrebbero essere attive per i consumatori nei prossimi 3 mesi.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.