Annapaola Ferri

Il dubbio è: nuora può invocare, solo per dispetto o per far perdere tempo e pazienza, dato che non ha diritti reali, comodato acquisito? (conseguente la convivenza ovviamente). L’appartamento è vuoto ed ella e figli dimorano/risiedono in altro luogo con altra persona (come da certificato contestale residenza stato di famiglia in cui compare lei e figli con nuovo convivente e non più mio figlio).

Per risponderle bisognerebbe conoscere la strategia processuale pianificata dall’avvocato di sua nuora. Quello che è certo è che la signora, in seguito al cambio della serratura operata dal marito, potrebbe asserire di non aver potuto rientrare in casa, e per questa ragione è stata obbligata a spostare la propria residenza, insieme ai figli, presso un amico che l’ha accolta per spirito di ospitalità.

Di certo non esiste un diritto di comodato acquisito conseguente alla convivenza matrimoniale: ma sua nuora potrebbe vedersi riconosciuto, dal giudice della separazione, il diritto di abitare la casa familiare fino al raggiungimento dell’indipendenza economica dei figli nati dal matrimonio.

Il consiglio è quello di non forzare in alcun modo i tempi fino alla definizione del contenzioso.


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