Paolo Rastelli

La Legge di Bilancio 2018 da un’accelerata all’abbandono della fattura cartacea: infatti è previsto che dal 1 Gennaio 2019, tutti i soggetti privati, titolari di partita IVA, dovranno emettere fattura elettronica.

La fattura elettronica è una normale fattura, compilata e firmata digitalmente tramite appositi software, che verrà “salvata” in un formato che ne garantisca l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità, secondo quanto stabilito dall’art. 21, comma 3, del D.P.R. 633/1972.

Le fatture così emesse saranno conservate su supporti digitali (es. hard-disk, cd-rom….) e non sarà necessario stamparle.

In realtà l’obbligo del 2019 vige esclusivamente per la fatturazione tra soggetti privati, ossia per i cosiddetti rapporti B2B (“Business to Business”) tra imprenditori, commercianti, società, liberi professionisti, artigiani.

Ancora sarà possibile rilasciare la fattura cartacea ai propri clienti, dunque.

Comunque, prima o poi il cartaceo sarà abbandonato definitivamente.

Per chi si volesse adeguare, l’Agenzia delle Entrate si prepara a offrire i servizi migliori.

Due, infatti, sono i servizi messi in piedi per agevolare la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche.

Il primo permetterà di generare un codice QR, una sorta di biglietto da visita digitale con tutti i dati relativi alla propria partita Iva.

Il secondo, invece, servirà per registrare l’indirizzo telematico prescelto su cui ricevere le fatture elettroniche. I due servizi sono stati realizzati dall’Agenzia delle Entrate non soltanto in previsione della nuova norma, ma anche per rendere più sicura e veloce la ricezione del documento fiscale da parte del cliente.

Per poter usufruire di questi strumenti basterà andare sul sito dell’Agenzia: bisognerà accedere al portale “Fatture e corrispettivi” (il servizio di generazione del codice Qr si trova anche all’interno del cassetto fiscale) con le credenziali Spid, Cns, Entratel o Fisconline.

I contribuenti avranno anche la possibilità di delegare uno o più intermediari all’utilizzo di tutte le funzionalità connesse al processo della fattura elettronica.

Inoltre, si potranno incaricare, separatamente, uno o più professionisti al solo servizio di registrazione dell’indirizzo telematico o a quello di consultazione delle fatture. La delega può essere conferita dall’operatore Iva attraverso Entratel/Fisconline, oppure presentando l’apposito modello presso un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia.

La nuova app si chiama “FATTURAE” ed è rivolta ai titolari di partita IVA in possesso delle credenziali Entratel, Fisconline o SPID. Disponibile su Android e iOS, consente di inviare in modo rapido qualsiasi tipo di fattura elettronica utilizzando uno specifico QR Code.

Il QR code è un codice a barre bidimensionale da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta. Inquadrandolo si acquisiranno in automatico tutti i dati del cliente, compreso l’indirizzo telematico a cui inviare la fattura. Il codice può essere generato direttamente dal titolare di partita IVA oppure dal suo intermediario delegato. Per ottenerlo, in formato immagine o in PDF, bisogna accedere al Cassetto fiscale o all’area “Fatture e corrispettivi” utilizzando le proprie credenziali.

Fattura elettronica, al via la nuova App gratuita dell’Agenzia delle Entrate
Applicazione “FatturAE” dell’Agenzia delle Entrate sul Google Play Store

L’Agenzia mette a disposizione anche un pacchetto software installabile sul proprio computer. In questo modo sarà possibile avere sempre disponibili le proprio fatture, anche in modalità offline.

Utilizzare l’app sarà molto semplice: la stessa fornisce una procedura guidata, consentendo di scegliere modelli di fatture ad hoc.

L’app dispone anche di un’area info e assistenza sempre attiva.

Inoltre, vi ricordiamo che FatturAE non può essere utilizzata da società, ma soltanto da operatori Iva ditte individuali e lavoratori autonomi.

Per le società è disponibile la procedura web sul portale “Fatture e Corrispettivi” oppure la procedura stand alone, scaricabile sempre dal sito dell’Agenzia.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.