Gennaro Andele

Dopo il recente scossone, portato sul mercato della telefonia mobile dalle compagnie Iliad e HoMobile, l’italia si prepara all’ingresso di un nuovo colosso del low cost: si tratta di Plintron, una multinazionale già attiva in varie parti del mondo, che di recente ottenuto la licenza dal Ministero dello Sviluppo Economico e dovrebbe sbarcare nel nostro Paese a marzo 2019.

L’azienda con sede a Singapore ha già fatto sapere che a partire dal 18 marzo 2019 sarà possibile fare una portabilità di numero su scheda SIM Plintron.

Il prefisso di questo nuovo operatore telefonico in Italia sarà il 376.

In teoria Plintron arriva in Italia come un operatore virtuale, ossia sfruttando la Rete e le infrastrutture di un altro gestore (in questo caso Vodafone), però nella realtà sarà molto di più e cioè un MVNE, un Enabler.

Inizialmente, Plintron funzionerà da operatore virtuale perché si appoggerà alle reti Vodafone.

La connessione garantita è il 4G e molto probabilmente la nuova compagnia telefonica arriverà sul mercato italiano con delle offerte mensili molto convenienti.

Un po’ perché arriva in un mercato al momento abbastanza saturo e un po’ perché per tradizione i piani tariffari di Plintron sono molto low-cost.

Ancora l’azienda comunque non ha sciolto le riserve sui piani mensili riservati per l’Italia e sui costi di attivazione delle SIM.

Comunque, nonostante partirà da operatore virtuale, Plintron arriverà con l’intento di fungere anche da Enabler, ossia di fornire la propria linea ad altri operatori telefonici.

In pratica si metterà in piena competizione con due MVNE come Nòverca (che fornisce i servizi a Kena Mobile) ed Effortel (che li fornisce a 1Mobile ed Erg Mobile tra gli altri).

In pratica l’idea di Plintron è quella di fornire le sue licenze in 4G a tutti quegli operatori virtuali presenti in Italia che al momento non sono dotati di questa tecnologia di connettività.

La multinazionale asiatica dunque sbarcherà in Italia nel marzo 2019 con un doppio obiettivo: raccogliere il maggior numero possibile di clienti con offerte low-cost e attirare nella propria rete i piccoli operatori virtuali che ancora hanno servizi di connessione solo in 3G.


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