Ludmilla Karadzic

Magari lei fosse così fortunato che il creditore ignoto procedesse con decreto ingiuntivo: sarebbe difficile per lui vedersi riconosciute dal giudice spese legali ed interessi moratori pari alla metà del debito in conto capitale. E potrebbe sempre rimediare con la conversione del pignoramento (versando innanzi al giudice il dovuto, che dubito potrà arrivare ai 3.700 euro pretesi al momento). Stia sicuro, però, che il creditore (al momento ignoto) si guarderà bene dal procedere in via giudiziale, perché debitori come lei è sempre più difficile trovarne (diciamo che sono rari come le mosche bianche).

Vedrà che il nuovo cessionario si farà vivo, prima o poi, con una proposta e, magari, sarà anche meno esoso.

Comunque, se ha uno stipendio, non riesce ad arrivare a fine mese e non possiede un pingue conto corrente, valuti la possibilità di interrompere anche il pagamento degli ottocento euro che già versa in seguito al primo accordo. Il massimo che rischia è il prelievo del 20% dalla retribuzione netta, per tutti i debiti ordinari (banche e finanziarie) che ha contratto, e non rimborsato, fino ad oggi.

Certo ci metterà un po’ più di tempo a saldare e dovrà far fronte a qualche spesa legale in più: ma vuoi mettere la comodità di ottenere una ristrutturazione di tutte le esposizioni debitorie con una rata sostenibile pari al 20% dello stipendio netto?


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