Gennaro Andele

Le truffe sul web, come phishing e similiari, sono, ormai, un fenomeno sempre più diffuso e sovente vengono colpite carte prepagate, molto utilizzate negli acquisiti on line, come Postepay di Poste Italiane.

Vediamo, dunque, come avvengono alcune di queste truffe e come possiamo evitarle.

Anche se nel caso delle carte di credito prepagate, come Postepay, il danno può essere più contenuto, queste non vanno esenti dai rischi della clonazione e del phishing.

In particolare il fenomeno del phishing si è rivelato molto insidioso.

I truffatori inviano alle loro potenziali vittime delle e-mail, che contengono dei link.

Cliccando su uno di questi link, l’utente viene rimandato a siti Web creati ad hoc dai truffatori, nei quali si chiede di inserire dati riguardanti la propria carta di credito, i propri account social o il proprio servizio di home banking.

Spesso il pretesto per la richiesta dei dati è il reset della password per questioni di “sicurezza” o il blocco della carta.

Se l’utente cade nella trappola, finisce per fornire inconsapevolmente al truffatore tutti i propri dati.

Ultimamente questi messaggi vengono diffusi anche via SMS e WhatsApp.

L’unico modo per tutelarsi dal phishing è non cliccare sui link contenuti all’interno dell’e-mail o del messaggio.

Ricordate che né Poste Italiane né gli Istituiti di Credito inviano e-mail o messaggi di questo genere per reimpostare i dati di accesso o per confermare altre informazioni personali.

Per contro, la ricarica su carta pregata ricaricabile, come la famosa Postepay, è un metodo di pagamento molto utilizzato per mettere a segno le truffe legate agli acquisti on line.

Pertanto evitate di effettuare pagamenti tramite ricarica di Postepay o carte analoghe.

Un’ulteriore avvertenza: può accadere che vi indichino un codice Iban, che è associato non ad un conto corrente, ma ancora una volta ad una carta ricaricabile.

Una serie di consigli utili per evitare le truffe on line sono presenti sul sito internet di Europol e della nostra Polizia Postale, impegnata nella lotta al fenomeno, che ha di recente pubblicato sullo stesso sito una Guida sulla compravendita on-line dell’usato.

In breve, bisognerebbe pagare al momento della consegna della merce e non prima e, ove proprio ciò non fosse possibile, utilizzare metodi di pagamento sicuri e tracciabili, evitando la ricarica di carte prepagate.

E’ importante fare riferimento a siti internet noti o notoriamente affidabili e che il portale utilizzi il protocollo HTTPS (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer), il quale indica la presenza di una connessione sicura (potete verificare questa informazione dalla barra di ricerca presente sul browser, nella quale dovrebbe essere raffigurato un lucchetto).

Sono inoltre da preferire i siti che utilizzano il protocollo di sicurezza 3D Secure – Verified by Visa / SecureCode, per l’autenticazione completa al momento del pagamento.

Infine verificate sempre attentamente le informazioni pubblicate nelle inserzioni.

Diffidate di annunci con informazioni poco chiare e di prezzi troppo bassi e controllate numeri di telefono e fotografie.


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