Per la prestazione professionale resa da un soggetto residente in UK (che in materia fiscale deve ritenersi ancora Stato UE) a un soggetto residente in Italia (committente), il luogo di tassazione viene individuato nel Paese di residenza del committente della prestazione, cioè in Italia.
La fattura emessa da chi effettua la prestazione professionale e risiede in UK non dovrebbe comprendere l’IVA. Il committente residente in Italia dovrebbe annotare nelle scritture contabili la fattura del prestatore di servizi comunitario, integrarla indicando l’ammontare dell’IVA, calcolata secondo l’aliquota in vigore in Italia per la tipologia di operazione realizzata e, naturalmente, versare l’imposta.
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