Patrizio Oliva

Altra bufera per Facebook: secondo gli esperti, avrebbe ceduto dati personali degli utenti ai big dei dispositivi mobili.

Infatti, secondo il New York Times, la creatura di Zuckerberg, avrebbe stipulato accordi con almeno 60 produttori di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, permettendo loro di accedere ai dati personali di migliaia di utenti e dei loro ‘amici’ senza esplicito consenso.

Si parla di intese vere e proprie stipulate anche da dieci anni e che coinvolgono tutti i colossi dell’high tech: Apple, Amazon, BlackBerry, Microsoft e Samsung.

La maggior parte di questi accordi basati sulla condivisione dei dati personali sarebbe ancora in vigore e avrebbe permesso a Facebook di estendere enormemente il suo raggio d’azione, lasciando i produttori di dispositivi mobili liberi di offrire e diffondere ai propri utenti alcuni dei servizi più popolari che caratterizzano il colosso dei social media.

In cambio Facebook avrebbe permesso a gruppi come Apple e Samsung di accedere alle informazioni personali dei propri utenti e dei loro amici sulla piattaforma social.

Dopo lo scandalo Cambridge Analytica, questa vicenda, dunque, rischia di sollevare un nuovo caso sulla società di Zuckerberg.

È stato un mio errore, ho sbagliato e mi dispiace, aveva detto Mark, solo due mesi fa, davanti al Congresso Usa.

Se tutto venisse confermato, cosa dirà adesso?


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