Gennaro Andele

Iliad, compagnia di telefonia mobile, è da ieri un nuovo operatore italiano: e ha fatto il suo ingresso nel mercato con una proposta indecente.

Si tratta di un solo piano tariffario che sembra troppo bello per essere vero (tanto servizio a bassissimo prezzo), ma soprattutto, si tratterebbe di una bolletta senza sorprese e “per sempre” (almeno per il primo milione di clienti, secondo l’annuncio).

Tutto regolare?

Dal punto di vista dei consumatori, sembrerebbe un bel salto di qualità, ma forse, volendoci porre in una logica di “sistema” verrebbe da chiedersi se i prezzi proposti siano sostenibili..

A queste condizioni, non si corre forse il rischio di mettere fuori mercato i più deboli tra gli operatori attuali?

Non dimentichiamo che tutto ciò lascia sul tavolo interrogativi che, in ogni caso, finiranno per pesare anche sull’interesse del consumatore.

Conosciamo tutti la guerra dei prezzi al ribasso che, durante l’estate di tre anni fa, posò le premesse delle nefandezze che hanno poi danneggiato i clienti in tempi recenti (dalla famigerata vicenda della fattura a 28 giorni agli inganni sulla fibra o sui costi nascosti).

Forse è troppo presto per accennare a simili scenari, quindi, intanto, benvenuta Iliad, seppur pur tra i dubbi che qualcuno avanza sulla copertura di rete e su qualche gaffe d’esordio (già segnalate presunte irregolarità nella raccolta dei dati al momento dell’attivazione del contratto).

Staremo a vedere.

Comunque, Iliad avrà successo?

Molto dipenderà dal livello reale di etica che l’operatore saprà proporre: il mercato italiano della telefonia è letteralmente disastrato e i consumatori attendono un profeta.

Se sarà la Company francese, lo capiremo subito, anche se, per certi versi, fare meglio di quanto accaduto recentemente in Italia in danno dei consumatori non dovrebbe essere difficile.

Gli operatori tradizionali (Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb), di certo, non ne hanno azzeccata una.


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