Una volta che il conto corrente è stato oggetto di pignoramento con il prelievo, dal saldo, di quanto necessario a soddisfare, integralmente o parzialmente, il creditore procedente, l’operatività del rapporto con la banca riprende normalmente.
Pertanto, se le RIcevute BAncarie (RIBA) non sono ancora scadute, si può, se necessario, rimpinguare il conto corrente con i fondi che servono a regolare le fatture in sospeso.
Se il creditore procedente non è stato soddisfatto dall’ultimo pignoramento non è che possa ritornare dopo qualche giorno a pignorare nuovamente il conto corrente: egli dovrà notificare un nuovo atto di precetto al debitore, con l’importo residuo da soddisfare, attendere l’inadempimento e rinotificare un atto di pignoramento alla banca presso cui il debitore tiene il conto corrente oggetto di azione esecutiva.
Se, invece, il conto corrente non è stato ancora pignorato, ma si teme un prelievo dal saldo in prossimità della scadenza fissata per la RIBA, allora converrà revocare il pagamento della ricevuta bancaria, contattare il fornitore ed accordarsi per effettuare il pagamento in contanti della fattura, dietro rilascio della canonica liberatoria.
Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.