Giovanni Napoletano

Carte fedeltà, più le usi, più accumuli punti e premi, come sconti e regali: ma, in pratica, convengono davvero?

E’ questa la domanda che più spesso i consumatori si fanno.

E dal canto suo, cosa ci guadagna la grande distribuzione in questo gioco?

La fedeltà, naturalmente, come dice la parola stessa.

Ma, anche, un quadro dettagliatissimo delle abitudini di consumo dei propri clienti (dai prodotti che scelgono agli orari di acquisto, la zona e il metodo di pagamento, ad esempio).

D’altra parte, secondo recenti studi di settore, i consumatori accettando di buon grado di cedere i loro dati in cambio di esperienze di consumo più vicine ai propri desideri ed esigenze.

Insomma, una cosa è il bombardamento indiscriminato per email o per telefono che dà fastidio a tutti, altro è ricevere esattamente l’offerta che più ci fa comodo, nel momenti per noi più adatto.

A questo si aggiunge un’altra componente, quella ludica: non basta raggiungere il consumatore mentre acquista in negozio, ma è fondamentale farlo sentire parte della comunità del brand, di un gioco, di cui la fidelity card è solo una parte.

Ma, alla fin fine, le carte fedeltà convengono oppure no?

Qualche volta ci sono dei reali vantaggi, l’importante è che non si degeneri in una dipendenza per cui si compra in maniera compulsiva pur di accaparrarsi un inutile premio. P

rima di accettare dunque l’ennesima carta fedeltà sarebbe bene verificare come si ottiene lo sconto e la sua effettiva entità.

Le domande da porsi, sono queste:

  • Devi acquistare prodotti che solitamente non acquisteresti e che sono più cari di quelli che usi di solito?
  • Lo sconto è realme quello promesso? O ci sono vincoli che lo rendono inferiore a quello apparente?
  • Fare acquisti altrove ti permetterebbe di risparmiare di più?

Altro aspetto da considerare è la privacy.

Quando si compila il questionario per ottenere la tessera fedeltà ci sono tre caselle da barrare: con la prima si acconsente a fornire i dati anagrafici per ricevere la carta, con la seconda si accetta di ricevere le offerte promozionali e con la terza si permette che le proprie abitudini siano registrate per le ricerche di mercato.

Soltanto la prima, dunque, è obbligatoria e con le altre due si acconsente alla ricezione di offerte e promozioni di ogni tipo.

Dunque, attenzione quando si aderisce ad un programma fedeltà a non farsi prendere dalla fretta.

E’ bene leggere con calma il contratto, non acconsentire a tutte le opzioni presenti (se non si vuole ricevere spamming) e verificare la consistenza dei premi (controllando che non si tratti di prodotti difettosi, linee di seconda scelta o fuori commercio).


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